storie di un'italiana a Varanasi

lunedì 8 aprile 2013

Questo viaggio: come, quando e perchè

In risposta ad alcuni amici e lettori che mi hanno chiesto qualche delucidazione su questo mio ultimo viaggio in terre d'Oriente, vi racconto qui almeno qualcosa di quanto avrei voluto scrivere mentre ero in India e non ne ho avuto il tempo.
A differenza degli altri blog di viaggio, infatti, questo è stato fondamentalmente una raccolta di foto che, spero, abbiano reso almeno in minima parte l'atmosfera che ho respirato per quasi un mese nella città di Varanasi.

Perchè:

Ero in cerca di un corso di hindi nella mia città e dintorni perchè avevo voglia di concretizzare il mio grande amore per il continente indiano e avere la possibilità finalmente di comunicare con la gente del posto anche nella loro lingua, non solo con quella colonizzatrice dell'inglese che in ogni caso non è necessariamente parlato da tutti. Soprattutto chi non ha un discreto livello di scolarizzazione di inglese ne mastica ben poco.
Mi sono così imbattuta in rete in un corso tenuto direttamente in India e organizzato dal Centro Risorse India di Venezia. Ho contattato il Centro e nell'arco di circa un mese ho deciso di andare a fare un corso intensivo individuale per principianti assoluti nella loro sede di Varanasi. Si tratta di quattro ore al giorno per sei giorni a settimana per un minimo di almeno tre settimane.
L'alloggio è previsto nella stessa sede dove si tengono le lezioni e i tre pasti giornalieri sono compresi. I prezzi da richiedere al Centro, a seconda se si è da soli, in più di uno, della sistemazione scelta (camera singola o meno), etc.
Oltre al corso di lingua vero e proprio, ho frequentato - sempre presso il Centro di Varanasi - 4 lezioni di cucina di due ore ciascuna, che fanno parte del "pacchetto" in quanto utili per migliorare la conoscenza della lingua parlata (si svolgono in lingua hindi anche se con l'ausilio dell'inglese, soprattutto per chi è principiante).

Quando:

Io sono stata lì tra la metà di marzo e la prima settimana di aprile,  periodo oltre il quale il Centro è chiuso, se non eccezionalmente, causa arrivo della stagione torrida e umida. Riapre alla fine dell'estate quando le temperature si fanno nuovamente sopportabili.
In queste settimane ha fatto discretamente caldo, soprattutto negli ultimi dieci giorni quando siamo arrivati a circa 40 gradi, ma con una bassa percentuale di umidità, dunque più sopportabili. Già in questa settimana erano previsti 45-46 gradi.

Come:

Sono arrivata dall'Italia con un volo Emirates: Roma - Dubai, Dubai - New Delhi, quindi sosta di un paio di giorni a Delhi presso il b&b dove avevo già soggiornato un anno e mezzo fa (se ci capitate dite che ve lo raccomando io!) per un po' di shopping e qualche giretto. Poi volo Air India Delhi - Varanasi (durata circa un'ora e un quarto), quindi all'aeroporto ho trovato la macchina messa a disposizione del Centro Risorse (anche a Delhi mi sono fatta venire a prendere da una macchina prenotata dal b&b).
Al ritorno ho fatto tutta una tirata cambiando i tre aerei senza fare soste se non una, lunghissima, all'aeroporto di Dubai. Se riuscite a dormire anche appoggiati ai muri non avrete problemi, ci sono ottime chaises longues a disposizione. Io purtroppo non dormo che in un letto, dunque sono arrivata in Italia senza aver chiuso minimamente occhio.


A Varanasi:

Il primo impatto non è stato facilissimo. Pur avvezza alla realtà indiana, pare che Varanasi raccolga in sè tutte quelle caratteristiche che altrove magari si trovano sparpagliate non in un unico posto. Qui quello che io chiamo l'Indian Mess (il casino indiano) è presente all'ennesima potenza. Mi sono chiesta: cos'è che attira tanta gente al punto di volersi fermare e in alcuni casi voler vivere qui?
Sono bastati pochi giorni per capirlo e non voler andar più via, proprio come tutti quelli che all'inizio non capivo.
E' qualcosa di difficilmente raccontabile. E' l'atmosfera che si respira. E' il caos di certe strade da una parte, la quiete di certi vicoli e dei ghat dall'altra. E' il caldo e la polvere, ma anche i cieli tersi che sembrano cieli di alta montagna. E' il fiume dove tutti fanno il bagno e si lavano i denti, sono le pire funerarie, sono i palazzi, sono gli odori di letame e di fogna, sono i profumi.
Impossibile comprendere questa città in due-tre giorni, non è posto da turismo veloce. Occorre viverla, starci un po' e infine tutto apparirà più chiaro.



3 commenti:

  1. Grazie mille per le preziose informazioni, ho visto che il Centro Risorse India si occupa anche dei corsi di cucina, la mia passione, ci farò un pensierino, ciao

    RispondiElimina
  2. hai ragione, non ho inserito i corsi di cucina ora che ci penso, provvedo subito!

    RispondiElimina
  3. Che meraviglia! Mi fai venire voglia di mollare tutto e partire.......viaggio senza ritorno!
    Titti

    RispondiElimina